Un nuovo coronavirus

A fine dicembre 2019 nella città cinese con una popolazione di 11 milioni, Wuhan nell’Hubei, è comparso un nuovo coronavirus responsabile di una misteriosa polmonite. 
A destare l'allarme sono stati alcuni scienziati britannici in un'intervista alla BBC a seguito di due casi di polmonite misteriosa registrati in Thailandia e uno in Giappone; i cinesi invece non sostengono l'allarme.  Gli scienziati britannici il 17 gennaio hanno stimato che il numero reale di infezioni potrebbe aggirarsi intorno ai 1.700. I risultati del sequenziamento dell'intero genoma mostrano un nuovo coronavirus come agente causale dei casi (2019-nCoV).

Il virus pare che abbia avuto origine in un mercato di frutti di mare e fauna selvatica di Wuhan e finora potrebbe avere contagiato oltre un migliaio di persone. Non riporto le stime sulla letalità che per quanto severe non sono affidabili in quanto siamo nella fase iniziale di un focolaio epidemico i cui sviluppi sono monitorati attentamente per evitarne l'espansione mondiale.
Il nome provvisorio di questo virus è nCoV ed è un virus che, come il responsabile della SARS e della MERS, ha fatto un salto di specie colonizzando l'uomo che ne è recettivo. Per ora è esclusa la trasmissione uomo uomo, ma questo tipo di virus di solito presenta un alto tasso di mutazione per potersi adattare ai nuovi ambienti, quindi l'attenzione è massima per capire l'origine e l'evoluzione di questo nuovo virus.
L'associazione dell'epidemia di Wuhan con un grande mercato ittico e di animali, che vende animali per il consumo, ha portato alla possibilità che la malattia abbia una fonte animale.  Ciò ha provocato il timore che sarebbe simile al precedente scoppio della SARS,  una preoccupazione aggravata dall'aspettativa di un numero elevato di viaggiatori per il capodanno cinese, che inizia il 25 gennaio 2020.
Intanto il CDC di Atlanta ha annunciato di porre un filtro sanitario sui viaggiatori provenienti dalla Cina negli aeroporti americani principali. 

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