Neuroni specchio

Un’importante scoperta neurofisiologica avvenuta negli anni Novanta del 20° sec. ha messo in luce l’esistenza di un meccanismo di comprensione, grazie al quale le azioni eseguite dagli altri, captate dai sistemi sensoriali, sono automaticamente trasferite al sistema motorio dell’osservatore, permettendogli così di avere una copia motoria del comportamento osservato, quasi fosse lui stesso a eseguirlo. I neuroni che compiono questa trasformazione dell’azione da un formato sensoriale a uno motorio sono stati chiamati neuroni specchio



I neuroni specchio sono stati originariamente scoperti nella corteccia premotoria ventrale del macaco. Essi formano una particolare classe di cellule nervose che si attivano sia quando la scimmia esegue uno specifico atto motorio, per es. afferrare un pezzo di cibo, sia quando essa osserva un altro individuo (scimmia o uomo) eseguire un atto motorio identico o simile.
I neuroni specchio non rispondono alla semplice presentazione del cibo o di altri oggetti che pure interessano l’animale, né si attivano all’osservazione di un’azione mimata senza la presenza dell’oggetto. Affinché il neurone specchio si attivi (o, per riprendere un’espressione usata spesso in fisiologia, ‘spari’) è necessaria l’effettiva interazione della mano con un oggetto bersaglio dell’azione (Rizzolatti, Craighero 2004).

È lecito chiedersi perché il sistema motorio contenga neuroni che rispondono alla visione di atti motori eseguiti da altri e quale possa essere la loro funzione. L’ipotesi generalmente accettata è che i neuroni specchio sono necessari per una comprensione immediata dell’azione altrui.  L’atto motorio evoca in colui che lo osserva il programma motorio richiesto per eseguirlo.
Molteplici esperimenti hanno dimostrato che un meccanismo specchio è presente anche nell’uomo.
I risultati degli esperimenti di TMS  ( Transcranic Magnetic Stimulation)hanno confermato quest’ipotesi: l’osservazione di un atto motorio eseguito da un altro individuo determina un aumento selettivo dell’attività dei muscoli coinvolti nell’esecuzione dell’atto motorio osservato.

Tratto da  www.treccani.it


Commenti