Le vaccinazioni servono!

Ecco i primi risultati della copertura vaccinale in Italia riferiti al periodo 2011/2017 e pubblicati su Eurosurveillance.


Come si può notare, per la polio si è tornati in zona sicurezza 95.1%, non altrettanto per il morbillo e per le altre malattie infettive pediatriche, anche se si nota una certa inversione di tendenza generale per un trend positivo.

A giugno 2017 è stato emanato un decreto legge (73/2017) in Italia, in base al quale il numero di vaccinazioni obbligatorie, per i minori fino a 16 anni, sarebbe aumentato da quattro a 10 vaccinazioni. La vaccinazione contro la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia (MMR), la varicella e l'Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) è stata aggiunta all'elenco delle vaccinazioni già obbligatorie (difterite, tetano, epatite B e poliomielite). Il programma di vaccinazione italiano è disponibile a questo link. Secondo la legge, tutte le persone che hanno rifiutato di essere vaccinate potrebbero essere soggette a una sanzione pecuniaria, o ai bambini viene negata la frequenza ai servizi educativi fino all'età di 6 anni.
L'aumento della copertura vaccinale (VC) tra il 2016 e il 2017 (compreso tra lo 0,9% per la vaccinazione contro il tetano a 24 mesi e il 4,4% per la vaccinazione MMR a 24 mesi) è stato probabilmente il risultato dell'entrata in vigore del decreto legge e supportato dalla relativa campagna di comunicazione, che è stata amplificata dai media. Questi probabilmente hanno aumentato la consapevolezza della popolazione sull'importanza dei vaccini e della vaccinazione.Tuttavia, c'è ancora un piccolo gruppo di genitori che minacciano una causa legale o stanno cercando di ritardare la vaccinazione, rendendo il normale processo di chiamata attiva e di consulenza pre-vaccinazione più lungo e più difficile con un numero più alto di persone che non si presentano all'appuntamento o portando un elenco esagerato di domande. 
Spero che il nuovo ministro della salute non vanifichi il lavoro preventivo finora attuato contro la saccenza dei populisti e la disinformazione dei media.
 

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