Bambini con albinismo in Tanzania

Riporto integralmente un interessante e tristissimo report preso dalla pagina Facebook UNICEF-Italia.

La foto è tenerissima, la storia che dobbiamo raccontare purtroppo no. In Tanzania, dove è stata scattata questa immagine, è diffusa da secoli la credenza popolare che i bambini affetti da albinismo siano portatori di doti magiche, nascoste nel loro corpo.

«Alcuni credono che non siamo esseri umani come gli altri: che siamo immortali, che l'albinismo sia una maledizione divina, e che chi ci tocca ne sarà contagiato» racconta Michael Hosea, un ragazzo albino che vive a Dodoma, capitale del paese.

Ma ben peggiore è una variante di questo mito, secondo la quale nel corpo di un albino si cela il segreto della fortuna e della ricchezza.

«Stregoni e gente comune ci danno la caccia e uccidono per usare i nostri capelli, braccia o altri organi in monili o pozioni.»

Dal 2000 a oggi in Tanzania sono stati documentati 154 casi di rapimento o aggressioni a bambini albini, in metà dei casi con esiti letali. L'ultimo caso è del 17 febbraio scorso, e riguarda Yohanna, una bambina di appena un anno, ritrovata senza vita e mutilata dopo essere stata rapita. Di un'altra bambina di 4 anni, rapita da uomini armati a dicembre, non si hanno più notizie.

Esiste persino un macabro prezzario, che fissa a 6.000 dollari il valore di un arto di un albino e fino a 75.000 dollari un corpo intero.

L'UNICEF Tanzania sta conducendo in queste settimana una campagna di sensibilizzazione per svelare i falsi miti sugli albini e chiedere la loro tutela. Partner dell'UNICEF in questa iniziativa è l'organizzazione non governativa locale "Under the Same Sun" (Sotto lo stesso sole). L'iniziativa rientra nella più ampia campagna globale dell'UNICEF contro la violenza sui minori: #EndViolence.

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