Photo by Dina Malgieri -Berlino |
Proponiamo due immagini simbolo:
Il “Mahnmal für die ermordeten Juden Europas“ – in italiano: il Monumento in memoria dei 6 milioni di ebrei assassinati in Europa dai nazisti.
L’architetto americano Peter Eisenman – rielaborando un primo progetto di Richard Serra (che di steli ne prevedeva 4mila) - ha piantato 2711 grige steli di nudo cemento, come un bosco pietrificato della Memoria fra i due poli simbolicamente più densi della nuova Repubblica di Berlino. Fra il Reichstag, il Parlamento, con la Porta di Brandenburgo alla sua sinistra, e la nuova Postdamer Platz tirata su dopo il crollo del Muro dai Big dell’architettura contemporanea.
Photo by Dina Malgieri - Francoforte sul Meno |
Materialmente, la memoria consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino (10 x 10 cm.), posta davanti alla porta della casa in cui abitò il deportato, sulla quale sono incisi il nome della persona deportata, l'anno di nascita, la data e il luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta, per ricordare chi si voleva ridurre soltanto a un numero. Un inciampo non fisico, dunque, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino.
Anche se la maggior parte delle "pietre d'inciampo" ricordano vittime ebree dell'Olocausto, alcune sono in memoria di persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti "indesiderabili" dalla dottrina nazista: omosessuali, oppositori politici, Rom, Sinti, zingari, testimoni di Geova,pentecostali, malati di mente, portatori di handicap, etc.
Describe the judgment day for parents and children.
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