Ottobre rosa - Breast cancer Awareness Month

Il carcinoma mammario è, per incidenza e mortalità, al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile nei paesi occidentali, soprattutto negli USA, ma non altrettanto nei paesi asiatici dove la frequenza è bassa. Dal punto di vista epidemiologico, si chiamano in causa fattori ambientali e alimentari per motivare la differente frequenza, ma si va alla ricerca dei promotori immunologici, endocrini e genetici. Negli ultimi anni si sta indagando su una caratteristica somatica “insolita” : il cerume.




Il cerume è prodotto in due varianti, secco ed umido. E’ stato osservato che le donne asiatiche con cerume umido hanno un’incidenza maggiore di carcinoma mammario rispetto alle donne asiatiche con cerume secco. L’espressione del fenotipo cerume secco è subordinata ad un genotipo AA (rs17822931 -A ), a espressione recessiva, mentre l’espressione del cerume umido è correlata al gene GG ( rs17822931 – G ) omozigote o eterozigote GA . Tra le etnie di discendenza Caucasica e Africana prevale il fenotipo cerume umido, mentre il fenotipo cerume asciutto è presente in proporzioni inferiori al 5%. A causa dell’espressione recessiva, si dovrebbe avere nelle etnie asiatiche la prevalenza dell’espressione del cerume umido, ma è interessante notare invece che l’espressione cerume secco recessiva è in aumento ed in alcuni casi elevata, giungendo a valori di circa il 95% nei coreani che mostrano caratteristiche diverse dalle altre popolazioni del mondo. Sono allo studio diverse ipotesi per spiegare l’insorgenza dell’allele A nel Nord-Est asiatico e la sua successiva diffusione nel mondo.
Immagine tratta da http://blogs.discovermagazine.com/gnxp/2010/10/east-asians-dry-earwax-and-adaptation/

Anche se la funzione fisiologica del cerume è poco conosciuta, non si ritiene che ci sia un vantaggio sostanziale con il cerume secco, ma il fenotipo cerume secco con il polimorfismo SNP  (ossia variazione di un solo nucleotide) nel gene ABCC11 è associato anche ad assenza di osmidrosi (cattivo odore del sudore ) ascellare e quindi gli individui portatori non emanano cattivo odore. Una delle ipotesi formulate per spiegare la diffusione di questo allele recessivo è basata su una naturale selezione sessuale tra persone prive di cattivo odore. Essendo le ghiandole ceruminose di tipo esocrino apocrino come quelle mammarie, vengono condotti studi per valutare se c’è un legame tra il polimorfismo (SNP) nel gene ABCC11 e il tumore mammario e per preparare nuovi test genetici. 
E’ interessante osservare l’incidenza del carcinoma mammario nel mondo, che sembra seguire la distribuzione dell’espressione degli alleli citati.
Immagine tratta da http://www.news-medical.net/health/Breast-Cancer-Epidemiology.aspx
Nelle dodici regioni del mondo, l’incidenza annuale età-standardizzate per 100.000 donne è come segue (fontBreast Cancer Epidemiology by Dr Ananya Mandal, MD )
  • L’Asia orientale – 18 per 100.000 donne
  • Asia Centrale Del Sud – 22 per 100.000 donne
  • Africa Subsahariana – 22 per 100.000 donne
  • L’Asia – 26 Sudorientale per 100.000 donne
  • Africa del Nord – 28 per 100.000 donne
  • L’Asia – 28 Occidentale per 100.000 donne
  • Sud e l’America Centrale – 42 per 100.000 donne
  • L’Europa Orientale – 49 per 100.000 donne
  • L’Europa meridionale – 56 per 100.000 donne
  • L’Europa settentrionale – 73 per 100.000 donne
  • Oceania – 74 per 100.000 donne
  • Europa Occidentale – 78 per 100.000 donne
  • L’America settentrionale – 90 per 100.000 donne
Sono considerati fattori di rischio:
L’età : l’incidenza aumenta col climaterio, raramente il tumore insorge prima dei 30 anni;
La predisposizione familiare: Il rischio aumenta nelle famiglie in cui ci sono nonne, madri, sorelle o zie colpite dalla malattia. La familiarità non va confusa però con l’ereditarietà: questa è legata ad alcuni oncogeni come BRCA1 e BRCA2. Angelina Jolie si è sottoposta a mastectomia perché dal test genetico è stata evidenziata una mutazione del gene BRCA1 con un rischio di sviluppare il cancro al seno che poteva arrivare fino all’85% ( nelle famiglie non predisposte il rischio non supera il 10%). I test genetici in Italia vengono effettuati solo in casi di alto rischio a seguito di consulenza genetica, tramite il SSN ( con ticket variabile a seconda delle sequenze da analizzare) e pochi laboratori privati ( più costoso).
Gli estrogeni: Circa il 75% dei casi di tumore del seno è di tipo ormono-sensibile (ER+), ovvero esprime il recettore per gli estrogeni, per questo motivo gli ormoni femminili aumentano il rischio. Risultano, pertanto, protettive le gravidanze, specialmente in età giovanile, e l’allattamento, mentre il menarca precoce e la menopausa tardiva ne aumentano il rischio.
La dieta: Nei paesi occidentali si consumano molti cibi di origine animale con una componente lipidica satura abbondante. I grassi saturi aumentano i livelli di lipoproteine e sono precursori di ormoni sessuali aumentando il rischio di proliferazioni tumorali.  
L’obesità: il grasso viscerale è un tessuto attivo, produttore di molecole simili agli ormoni che innescano vie metaboliche a favore delle cellule tumorali.
La pillola anticoncezionale: Ogni donna dovrebbe essere consapevole che la somministrazione di ormoni a scopo anticoncezionale o in periodo post-menopausale per tempi prolungati ( superiori a cinque anni) è un fattore di rischio.
Il fumo: è sempre un fattore di rischio e non solo per il carcinoma mammario.
Come attuare la Prevenzione
Prevenzione primaria ( da 10 ways prevent breast cancer)
  1. Esercizio fisico, va bene anche camminare se non tutti i giorni almeno due-tre volte alla settimana;
  2. Tenere sotto controllo il peso;
  3. Conoscere la storia patologica della famiglia;
  4. Consumare più verdure per l’apporto di sostanze antiossidanti anti-tumorali;
  5. Allattare al seno i propri figli;
  6. Consumare regolarmente omega-tre ( per esempio pesce e frutta secca)
  7. Bere the verde ricco di sostanze antiossidanti;
  8. Evitare di prendere estrogeni e progesterone per più di cinque anni;
  9. Moderare l’alcool che può influenzare il livello di estrogeni nel corpo e sovraccaricare il fegato impegnato nell’eliminazione delle sostanze tossiche.
  10. Usare le spezie perché ricche di sostanze antinfiammatorie;
Prevenzione secondaria
Autopalpazione e diagnosi precoce a mezzo di screening, mammografia ed ecografia.
Con il progetto IMPATTO, in collaborazione con il Registro Italiano dei Tumori, si stanno studiando i cambiamenti nella popolazione italiana innescati dall’introduzione dagli anni novanta dello screening della mammografia dall’età menopausale. I primi risultati fanno bene sperare in un miglioramento purché si intensifichino i programmi preventivi, in particolare nel Sud Italia dove la diagnosi arriva con maggior ritardo rispetto al Nord.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori,LILT, è impegnata da 19 anni nella Campagna Nazionale Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno.
In tutto il mondo sono in atto iniziative sotto il simbolo del colore rosa per sensibilizzare le donne verso la prevenzione e la consapevolezza che dal carcinoma mammario si può guarire. 
Per informazioni sugli orari di apertura del centro LILT più vicino: chiamare il numero verde SOS LILT 800-998877 o visitare il sito www.nastrorosa.it.
Fonti:
Body odor, Asians, and earwax By Razib Khan
Breast Cancer Epidemiology by Dr Ananya Mandal, MD
http://www.medinews.it/news,2050
http://visual.ly/10-ways-prevent-breast-cancer


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