L’obesità
è una condizione patologica caratterizzata dall’accumulo
di grasso nell’organismo e da un'incidenza in costante aumento a livello mondiale, tanto è vero che ormai si parla di globesity.
L'aumento
di peso in eccesso all'interno delle popolazioni prevede un aumento
di numerose malattie, soprattutto malattie cardiovascolari,
diabete e tumori. Questa patologia cronica è causata da
una combinazione di fattori: ereditari, genetici,
metabolici, alimentari, culturali, sociali e psicologici,
con ripercussione nell’ingestione esagerata di cibo.
Anni
fa si credeva che l’obeso ingrassasse per il semplice fatto di
mangiare più del normale ma oggi si sa che il problema e molto più
complesso. Molti obesi non mangiano più calorie di una persona con
un peso normale, ma il loro organismo utilizza e immagazzina le
calorie in maniera diversa.
Catalogare
l’obeso in base al peso, un gravissimo errore, il peso totale non è
un valore obbiettivo per classificare una persona,
piuttosto va considerata la percentuale di massa grassa (complesso di
lipolisi è il serbatoio energetico dell’organismo,protegge gli
organi interni).
Semplici
misurazioni antropometriche permettono di stabilire lo
stato nutrizionale dell’individuo il
metodo maggiormente utilizzato è la psicometria(determina
la consistenza del pannicolo adiposo), come
anche IMC (indice di massa corporea) che si esprime
con la seguente formula:
IMC: Peso
(kg)
Altezza Mt2
Il
risultato di questa formula dà un valore che bisogna confrontare in
questa tabella:
Classificazione
|
IMC (Kg/Mt)
|
Rischio
|
Basso
peso
|
<
18
|
Malnutrizione,
anoressia
|
Normale
di peso
|
18,5
– 24,9
|
Nessun
rischio
|
Sovrappeso
|
25
– 29,9
|
Leve
rischio
|
Obesità
grado I o moderata
|
30
- 35
|
Moderato
rischio
|
Obesità
grado II o severa
|
36
– 40
|
Alto
rischio
|
Obesità
Grado III o morbigena
|
41
- 45
|
Alto
rischio
|
Cause
di Obesità
Le
cause dell' Obesità sono molteplici:
1. Inadeguata
alimentazione: un massiccio consumo grasso saturo, alcol,
carboidrati e zuccheri con una bassa
assunzione di frutta e verdura portano ad un
aumento inevitabile della massa grassa.
2. Vita
Sedentaria: una vita sedentaria, senza sport, senza
camminare almeno 3 ore alla settimana, provoca un aumento della massa
grassa; al contrario di chi fa sport che guadagna massa muscolare;
3. Genetico: attraverso
diversi studi scientifici si sono scoperti diversi geni che portano
l’obesità, come anche i livelli dell’ ormone leptina. La
predisposizione genetica è indiscutibile, chi ha uno dei due
genitori obesi ha il 50% di essere obeso, e chi ha i due genitori
obesi ha un 80 – 90% di esserlo.
4. Condizione
socio-culturali: esistono culture che ancora pensano che essere
grasso è sinonimo di ricchezza e salute. In altri paesi come gli
USA, invece, il ritmo veloce della vita non permette di seguire
un' alimentazione sana.
5. Età,
sesso, condizione fisiologica: l’età è un
fattore che predispone all’obesità, perchè più ci si invecchia e
più si rallenta il metabolismo, oltre naturalmente al cambio
ormonale che colpisce l’organismo. Le donne inoltre hanno più
probabilità di aumentare di peso poiché la loro struttura è
composta per l’80% da grasso e per il 2% da massa muscolare, mentre
per gli uomini vale il contrario. Inoltre, certe condizioni
fisiologiche come la gravidanza può causare obesità.
6. Fattori
neurobiologici: ovvero alterazione dell’equilibrio dei
neurotrasmettitori che regolano i segnali fame e sazietà.
Un
ultimo fattore che causa l’obesità è strettamente collegato
ai neuroni ipotalamici che sintetizzano i
neurotrasmettitori coinvolti nel controllo dell’assunzione del
cibo, questi possono essere distinti in base all’azione stimolante
o inibente dell’appetito in:
Neurotrasmettitori
ORESSIZZANTI (stimolatori)
|
Neurotrasmettitori
ANORESSIZZANTI (inibitori)
|
Neuropeptide
Y (NPY)
|
Alpha-melanicyte-stimulating
Hormone (a-MSH)
Ormone
stimolante Melanocita Alfa
|
Orexine
|
Cocain
and anphetamin regulated transcript (CART)
|
Agouti-related
protein (AgRP)
|
Corticotropin
releasing factor (CRF)
Fattore
di rilascio della Corticotropina
|
Melanin-Concentrating
Hormone (MCH)
|
Serotonina
(5HT)
|
Leptina
|
Meccanismi
di controllo dell’appetito e del peso corporeo:
Comportamentale
e psicologico:
Fattori
psicostimolanti-Fattori legati all’ambiente;
Fisiologici
e Biochimici:
Ormoni-Nutrienti;
Celebrali:
Neuromediatori.
ll
Neuropeptide Y
Neuropeptide
a 36 aminoacidi appartenenti ai polipeptide pancreatici. E’ il
neurotrasmettitore maggiormente presente nel SNC dei mammiferi in
quanto il principale sito di produzione è il nucleo arcuato
dell’ipotalamo (Morris B.j.) dopo studi accurati si è giunti alla
conclusione che considera il NPY il neurotrasmettitore più potente
stimolatore di appetito, somministrazioni ripetute
intracerebroventricolari hanno determinato fenomeni di IPERFAGIA con
conseguente aumento di peso.
La
Galenina
Neuropeptide
a 29 aminoacidi, è presente nel SNC anche se concentrazioni maggiori
si trovano nell’ipotalamo, è coinvolto nel rilascio dell’insulina
ed è un stimolatore dell’appetito.
Iniezioni
ipotalamiche del peptide in soggetti a digiuno stimola l’assunzione
di cibo che non portano ad Obesità.
L’Orexina
L’Orexina-A
(ipocretina-1) consta di 33 aminoacidi e l’Orexina-B (ipocretina-2)
di 28 aminoacidi.
Entrambi
i peptidi derivano da un singolo precursore, la prepro-orexina. Le
orexine possono agire da sistema regolatore negli stati di obesità.
Questi peptidi, attivano due recettori che sono distribuiti nel SNC e
sono: recettore 1 e recettore 2.
La Serotonina
La
serotonina (5-TH) è un neurotrasmettitore che agisce su diversi
recettori situati nel sistema limbico e nell'ipotalamo. 5-TH stimola
la secrezione di adrenalina e gioca un ruolo importante nel controllo
del comportamento. Agonisti della 5-TH inibiscono la ricaptazione e
diminuiscono l'introito di cibo. Si è dimostrato che tali effetti si
hanno dopo iniezione sia periferica sia centrale di agonisti
serotoninergici.
Inoltre,
al contrario, si è osserva un aumento del consumo di cibo in seguito
alla somministrazione di antagonisti recettoriali o altri farmaci che
riducono l’attività serotoninergica. Questa molecola regola
la secrezione degli acidi gastrici nello stomaco.
La Grelina
Grelina
è un peptide di 28 aminoacidi, isolato nello stomaco, ma situato
anche in altri tessuti, come pancreas, rene, testicoli e placenta,
riduce l’introito calorico e lo svuotamento gastrico.
La Leptina
Leptina
è un peptide secreto dal tessuto adiposo bianco, in modo
proporzionale alla massa di grasso corporeo. Sia leptina sia il suo
recettore sono stati isolati nell’uomo a livello della mucosa
gastrica. La Leptina ha un ruolo centrale nella regolazione
dell’introito e nella spesa energetica.
Glp
1
E’
un peptide di 30 aminoacidi derivato dallo stesso precursore del
glucagone, secreto dalle cellule endocrine della mucosa intestinale a
livello dell’ileo e del colon. GLP-1 mostra
diverse
attività, tra cui la capacità di aumentare la secrezione di
insulina e di sopprimere quella di glucagone (secreto dal pancreas,
regola il glucosio nel sangue, da origine alla glicogenolisi).
L’Insulina
L’insulina
è il principale ormone regolatore della glicemia e gioca un ruolo
fondamentale nel controllo dell’appetito.
Studi
sull’animale e sull’uomo hanno dimostrato che nel cervello sono
presenti recettori per l’insulina, in particolare a livello
dell’ipotalamo.
L’insulina
inibisce l’appetito, in studi successivi è stato inoltre
dimostrato che l’insulina attraversa
la
barriera emato-encefalica.
Se
somministrata direttamente a livello centrale, i sui effetti sul SNC
includono la soppressione dell’introito di cibo e l’inibizione
della gluconeogenesi a livello epatico tramite un segnale a livello
ipotalamico
Infarto,
Diabete Mellito, sindrome metabolica, ipercolesterolemia, apnea del
sogno, insufficienza respiratoria, il problema dell'obesità si è
esteso a macchia d'olio negli ultimi anni, il maggior rischio è la
morte.
Conseguenze
dell’Obesità:
Malattie
del Cuore.
Ipertensione
Diabete
Problemi
articolari
Artrosi
Cancro
Malattie
respiratorie (apnea del sogno, insufficienza respiratoria)
Ernia
Iatale
Fegato
Grasso(Steatosi)
Poca
Autostima
Problemi
d'inserimento lavorativo e sociale
Problemi
nel rapporto di coppia
Depressione
Suicidio
Ipercolesterolemia
BED
In
correlazione all’Obeità c’è il “BED” (Binge Eating
Disorder).
E’
un disturbo caratterizzato dalla presenza di “abbuffate”, le
persone che manifestano questo disturbo assumono quantità esagerate
di cibo, perdendo il controllo dell’atto del mangiare.
Il
problema fondamentale consiste nella difficoltà a controllare
l’impulso ad alimentarsi.
Il
BED è presente nel 30% dei casi di soggetti obesi, l’abbuffata
viene vista come perdita di controllo, senso di colpa e sfogo dei
pensieri negativi.
Nei
soggetti obesi BED i disturbi dell’umore e altri fattori
psicopatologici sono presenti nell’80% dei casi.
Epidemiologia
L’obesità
è una delle patologie più diffuse, al punto da essere considerata
quasi un’epidemia tra i paesi industrializzati e in quelli in fase
di evoluzione tecnologica. I tassi di incidenza sono infatti in
rapida crescita e raggiungono anche il 70% della popolazione adulta.
È riconosciuta come una malattia ad andamento cronico ed uno dei
maggiori fattori determinanti in molte malattie non trasmissibili
come il Diabete mellito non insulino-dipendente e Malattie
coronariche, ma anche incrementa il rischio di Disturbi biliari, di
alcuni tipi di Cancro, di Disordini muscolo scheletrici e
Respiratori.
Il
problema dell’obesità, soprattutto nell’età infantile, assume
particolare rilevanza per la salute fisica, psicologica e sociale del
bambino , perché tali
condizioni
rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di gravi
patologie cronico-degenerative in età adulta. L’assenza di
attività fisica e i comportamenti
sedentari
nei bambini, permette di stimare la prevalenza del sovrappeso e
dell’obesità, la
variabilità
interregionale e l’evoluzione del fenomeno nel tempo. La
periodicità della raccolta dati è biennale.
Nel
2008 è stata realizzata la prima raccolta dati, la seconda si è
conclusa a giugno del 2010.
Nel
2010 sono state coinvolte complessivamente 2.437 classi.
genitori
hanno risposto al questionario, fornendo informazioni sugli stili di
vita dei propri figli.
Sovrappeso
e obesità nei bambini
I
dati raccolti mostrano un quadro preoccupante: il 23,0% dei bambini
risulta
in sovrappeso e l’11,2% in condizioni di obesità, con percentuali
più alte nelle regioni del centro e del sud dove il livello
d’istruzione risulta essere più basso.
Il
fenomeno è stato approfondito ulteriormente chiedendo ai genitori di
riferire il proprio peso, altezza e titolo di studio per verificare
come sia possibile questo.
Dalle
analisi emerge come i livelli di obesità del bambino aumentino al
crescere
del
peso dei genitori e al diminuire del loro livello di istruzione.
EPIDEMIOLOGIA
REGIONALE
Il
Piano per la Prevenzione della Regione Puglia raccoglie le
indicazioni contenute nel Piano Nazionale e gli obiettivi promossi
dal CCM (Centro nazionale di prevenzione e Controllo delle Malattie).
Nella Provincia di Bari, infatti, sono già in corso numerose
iniziative fatte per affrontare e migliorare il problema dell’obesità
infantile.
L'ex
ASL BA/5, in collaborazione con il Centro Nazionale di Epidemiologia
ha promosso un’indagine conoscitiva sullo stato nutrizionale e le
abitudini alimentari dei bambini delle classi terze delle scuole
primarie nel territorio.
Indagini
di questo tipo, se ripetute negli anni, possono essere utilizzate per
monitorare la situazione nutrizionale dei bambini.
COSA
ABBIAMO SCOPERTO
IN
QUANTI HANNO PARTECIPATO
Dei
518 bambini iscritti alle 25 classi incluse nello studio, 399 (77%)
hanno partecipato. I rifiuti hanno interessato 84 bambini (16%),
inoltre 35 bambini (7%), per i quali era stato ottenuto il consenso,
risultavano assenti il giorno dell’indagine.
LO
STILE ALIMENTARE DEI BAMBINI
1- LA
COLAZIONE
1
bambino su 10 non fa colazione
L’associazione
tra abitudine a non consumare la prima colazione e sovrappeso è
dimostrata in vari studi. A Bari il 16% dei bambini ha riportato di
non aver fatto colazione.
L’ATTIVITÀ
FISICA E LA SEDENTARIETÀ DEI BAMBINI
È
raccomandato che i bambini facciano attività fisica per almeno un
ora al giorno. Basterebbe andare a scuola a piedi o in bicicletta,
partecipare alle lezioni di attività motoria a scuola, fare attività
fisica durante la ricreazione, fare sport e giocare all’aperto dopo
la scuola.
Solo
1 bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta
TELEVISIONE
E VIDEOGIOCHI
I
comportamenti sedentari, come passare tante ore davanti alla TV o ai
videogiochi, sono una delle cause che portano all’obesità.
4
bambini su 5 guardano la TV o giocano ai videogiochi nel pomeriggio
dopo la scuola.
Più
della metà dei bambini guarda la TV anche al mattino
Più
della metà dei bambini (55%) riferisce di decidere autonomamente per
quanto tempo guardare la TV.
Scarsa
attività fisica, durante e al di fuori dell’orario scolastico,
combinata ad
una
prolungata esposizione alla TV, sono associate ad un maggiore aumento
di peso.
L’Obesity
Day
L'Obesity
Day, è la giornata dedicata alla
sensibilizzazione del problema che colpisce anche i bambini.
I centri di servizi di dietetica e nutrizione clinica restano
aperti per dare le informazioni necessarie sulla problematica che,
nel nostro Paese, colpisce tre bambini su dieci.
Questo
evento ha avuto luogo il 10 Ottobre 2011 avendo come
scopo:
Sensibilizzare
l'opinione pubblica nei confronti dei rischi dell'obesità ;
Spostare
l'attenzione sull'obesità da problema estetico a problema di salute;
Dare
visibilità ai Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica ospedalieri
e territoriali sia all'interno sia all'esterno delle strutture di
appartenenza;
Creare
rapporti stabili tra i vari Servizi di Dietetica e tra i
centri ADI che
si occupano di obesità e sovrappeso;
Fare
crescere nella popolazione la consapevolezza di poter disporre
attraverso i centri ADI di
validi punti di riferimento tecnico nella cura di obesità e
sovrappeso;
Identificare
punti critici dell'attuale modalità di approccio e trattamento di
obesità e sovrappeso;
L'aspetto
importante nel controllo del peso non è l'adesione a una dieta
rigorosa e incompleta per un dato periodo di tempo, ma l'adozione di
abitudini alimentari corrette dove (quasi) nessun alimento sia
escluso. A volte sono anche piccoli errori riguardanti l'apporto
calorico totale, altre volte la pigrizia, che ci impedisce di
praticare quel minimo di attività fisica necessaria a consumare le
calorie in eccesso.
Ecco
alcuni grafici [fonte Health
State NY]
che rappresentano la relazione tra BMI (body mass index) l'indice di
massa corporea (per etnia) e alcune patologie: all'aumentare
dell'indice di massa corporea aumentano la prevalenza di
ipertensione, di malattie cardiovascolari e di diabete.
La
novità interessa 20 milioni di adulti italiani e 1 bambino su 5 (tra
i 6 e i 17 anni). Ma l’Italia
non è (tutta) unita neppure davanti alla bilancia. Così capita che
in regioni come la Campania un bambino su due sia sovrappeso o obeso.
Mentre in Valle d’Aosta non sappiano quasi cosa significhi avere il
girovita più abbondante del normale.
Il
dato è allarmante: 9 italiani su 10
assumono dieci grammi di sale al
giorno, il doppio della dose giornaliera raccomandata dall’OMS per
condurre una vita sana. In pratica, se risparmiassimo un
cucchiaino da caffè di sale ogni giorno dalla dieta, in Italia si
potrebbero evitare 67.000 casi di infarto all’anno e 40.000 di
ictus.
Dice Andrea
Favara, specialista in chirurgia apparato digerente ed endoscopia
digestiva chirurgica presso l’Ospedale S. Antonio Abate di Cantù
(Co).
“Il
problema obesità in Italia sta riproducendo quanto è successo anni
fa negli Stati Uniti e che sta interessando anche paesi nei quali una
larga quota di popolazione è sottopeso, quali ad esempio l’India o
la Cina.
L’allarme
si rivolge quindi al singolo, ma soprattutto al sistema educativo
(scuola e famiglia)", che suggerisce di "affrontare il
problema all’origine, ovvero in età prescolare, per evitare ai
bambini normopeso di diventare adulti obesi , con le conseguenze che
tutti conosciamo.
Michelle Obama contro l’obesità.
Michelle
Obama, la moglie del presidente Barack americano, sarà l'immagine e
la principale portavoce della nuova campagna contro
l'obesità del governo. L'iniziativa prevede una campagna
informatica per offrire consigli ai cittadini, come mangiare più
frutta e verdura, e l'introduzione nelle scuole di programmi di
educazione fisica di alto livello.
La
first lady ha aiutato a far conoscere la bozza del progetto
dell'Ispettore Generale della Salute, , su quello che si può fare a
casa, a scuola e a lavoro per invertire sugli effetti di questa
epidemia.
Michelle
ha voluto sottolineare come la soluzione a questo problema "non
può venire solo dal Governo.Tutti devono fare la loro parte per
porre fine alla crisi della salute pubblica.
DIETOTERAPIA
La
dieta si prefigge un decremento ponderale graduale, con un regime
ipocalorico bilanciato.
Dieta
ipocalorica è bilanciata in base al MB e ai LAF(Livelli di Attività
Fisica). Variata su modello di riferimento della dieta mediterranea
secondo le abitudini alimentari del soggetto.
Alimenti
vietati:
Salumi,
carni grasse, insaccati, inscatolati, bevande alcooliche, dolci,
cioccolato, snack, formaggi grassi - molli o semiduri - stagionati -
fermentati - piccanti, latte intero, crema di latte, creme, frutta
secca e oleosa, frattaglie, pesci grassi, , maionese, panna,
mascarpone, caffè, tè, liquori, spumanti, aperitivi.
Frequenza pasti consigliata: 3-5
ESEMPIO
DI DIETA (obesità)
|
Kcal
|
1230
g
|
|
Protidi
|
55
g
|
18%
|
Lipidi
|
39
g
|
29%
|
Glucidi
|
162g
|
53%
|
ALIMENTI
al g netto:
|
Latte
scremato
|
150g
|
Fette
biscottate
|
30g
|
Carne
|
120g
|
Pasta
|
70g
|
Pane
|
40g
|
Verdure
|
600g
|
Frutta
|
400g
|
Olio
|
20g
|
SOSTITUZIONI
*pesce, pollo, 2 uova, coniglio, maiale magro
CONSIDERAZIONI
PERSONALI
Personalmente
apprezzo tutti gli eventi, le manifestazioni e le indagini
epidemiologiche fatte allo scopo di far conoscere al mondo questo
problema, questa epidemia, ma ritengo sia opportuno far toccare con
mano, a tutte le persone che oggi sono in sovrappeso e quindi a
rischio obesità il problema, lo stile di vita di un soggetto obeso è
deprimente e lui stesso ne è consapevole. Ciò che si ama può
davvero portati alla morte?! A quanto pare si… e allora perchè non
prendiamo in mano la situazione? Diventiamo più alti di un
hamburger!
LO
MELE ADRIANA 5B EC. Dietista
I.I.S.S.
Notarangelo-Rosati
SITOGRAFIA
http;//www.piusanipiubelli.it/salute/prevenzione/obesity-day-meta-degli-italiani-sono-grassi.htm
Google
immagini
bel lavoro!
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